Nuova tragedia dell’immigrazione: aumentano le vittime della “grande illusione”

2 Set 2013 19:29 - di Guglielmo Federici

Un altro tragico tentativo di sbarco di migranti sulle coste siciliane. Altre vittime della “grande illusione” innescata dal duo Kyenge-Boldrini e dalla retorica dell’accoglienza. Tra i disperati in marcia verso una fantomatica “terra promessa”, c’è anche chi non ce la fa, chi muore prima dell’approdo. È accaduto a bordo dell’ultimo barcone soccorso a sud est di Siracusa. Quando gli uomini della Guardia costiera sono arrivati, a 35 miglia a sud-est della costa di Siracusa, sul barcone dei migranti hanno trovato una donna morta, coperta con un telo, l’ennesima vittima della quotidiana tragedia dell’immigrazione. È una palestinese di 52 anni, che viveva in Siria e soffriva di asma. Il suo fisico non ha retto. Sullo stesso barcone viaggiavano anche il marito, affetto da un handicap alla gamba, e i due figli (23 e 29 anni). La morte risalirebbe a due giorni fa. Il pm Marco Bisogni ha autorizzato il trasferimento della salma all’obitorio. Un’altra donna, in stato di gravidanza, è stata invece ricoverata in ospedale per accertamenti. Sulla barca in avaria, che dopo il trasbordo è stata lasciata alla deriva nel Canale di Sicilia, c’erano 104 migranti, egiziani e siriani in fuga dalla guerra, molti i minori. Da mesi la Calabria e la costa sud-orientale della Sicilia sono le mete principali dei flussi migratori. I porti d’imbarco, secondo quanto osservano esperti e studiosi di geopolitica, sono quelli egiziani, dove si radunano anche i profughi provenienti dalla Siria per fare rotta verso l’Europa, affrontando una traversata molto più lunga rispetto alla tratta che dalla Libia (ormai off-limits) li portava a Lampedusa. La situazione si fa drammatica ogni giorno di più, gli sbarchi non sembrano cessare e solo chi non vuol vedere non s’accorge che le superficiali e irrealistiche prese di posizione del ministro Kyenge e della presidente della Camera hanno moltiplicato i barconi della disperazione creando aspettative che in questo momento l’Italia da sola non può reggere. I numeri parlano chiaro. Dal primo agosto del 2012 al 10 agosto di quest’anno sono sbarcati sulle coste italiane 24.277 immigrati; un terzo di loro, esattamente 8932, è arrivato in Italia solo negli ultimi 40 giorni, secondo i i dati sono stati forniti dal ministero dell’Interno. Tragedie e drammi hanno funestato per tutta l’estate i tentativi di sbarco, tra annegamenti, morti e situazioni-limite. Persino la Kyenge ha dovuto ammettere, in un rapido lampo di lucidità, che l’Europa deve fare la sua parte. Intanto non sarebbe male se iniziasse anche lei a fare uso di realismo politico.

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