L’assessore Melazzini portato a braccia in conferenza stampa: la carrozzella non entrava nell’ascensore

5 Set 2013 20:03 - di Roberto Mariotti

Una fotografia, pubblicata sul suo profilo Twitter e poi diffusa con una comunicato, per far notare che nella mattinata i suoi collaboratori hanno dovuto portarlo a braccia, sulla sua carrozzella, al primo piano del Circolo della stampa di Milano: l’assessore lombardo alle Attività produttive, Mario Melazzini, affetto da Sla, non è infatti riuscito a entrare nell’ascensore del palazzo che si trova in corso Venezia. Il suo commento a corredo dell’immagine è uno stimolo a non chiudere gli occhi di fronte al disagio delle persone disabili come lui. «Con tenacia si può superare tutto, anche la scalinata del Circolo della stampa di Milano», ha scritto Melazzini, che ha partecipato alla conferenza stampa del Pdl sui referendum in materia di giustizia. «C’è molto da fare, ma riusciremo ad essere liberi», ha quindi aggiunto. «Mi dispiace molto per quello che è accaduto», ha spiegato la presidente del Circolo della stampa milanese, Daniela Stigliano. «Siamo ospitati in un palazzo storico che è vincolato», ha aggiunto riferendosi a Palazzo Bocconi, «quindi ci rendiamo conto che non c’è la piena agibilità».

La storia che ha cambiato la vita a Melazzini è iniziata nel 2003, quando gli venne diagnostica la Sla (sclerosi laterale amiotrofica), una malattia degenerativa che non lascia molte speranze e trasforma il suo punto di vista da medico a paziente. Da quel momento lui decise di investire la sua vita come meglio avrebbe potuto e si impegnò in diverse attività oltre quella di medico oncologo che già praticava: diventò volontario in associazioni di malati, assessore in regione Lombardia e scrittore.

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