La Costituzione sacra e intoccabile? Che faccia da “lato B”…

10 Set 2013 18:39 - di Marcello De Angelis

Per anni ci hanno afflitto con il giochino delle parole chiave della politica, che permettevano di iscrivere se stessi nella lista dei buoni e noi nella lista dei cattivi. Mezzo secolo fa loro erano i rivoluzionari e chi era contro di loro era reazionario. Moderando i termini loro diventavano comunque progressisti e noi conservatori. Loro erano per il cambiamento, noi contro. Loro erano il nuovo che avanza (ogni cinque anni, stessi nomi ma sempre “il nuovo”). Quando poi – anzi, ogni volta che – abbiamo provato a proporre dei cambiamenti sono corsi in fretta sulle barricate a difendere lo status quo di privilegi, rendite di posizione e di poteri consolidati. Quando però i numeri li hanno avuti loro, di cambiamenti ne hanno fatti eccome. Tralasciamo gli interventi di destrutturazione (un tempo si sarebbe detto sovversione o disgregazione) della società. Se riescono a far passare i matrimoni gay o lo ius soli bisogna riconoscergli (a loro che sostengono da sempre che bisogna far saltare le istituzioni tradizionali) che poi sarà impossibile tornare indietro e ridiscutere la legittima, la giustezza o anche solo l’utilità di simili stravolgimenti. Sarà, da subito, troppo tardi. Anche la riforma del Titolo Quinto voluta dal centrosinistra è stato un atto palesemente sovversivo e volto a scardinare l’unità nazionale e rafforzare i poteri locali nelle regioni dove l’ex Pci era egemone. Ha inoltre generato guasti inauditi: fatto saltare la spesa per la sanità, azzoppato le regioni più deboli e consolidato nuove caste e potentati locali che all’improvviso si sono trovati per le mani una fetta sostanziale di fondi pubblici con scarsissimi controlli. Senza dimenticare che è anche la vera causa dell’indebolimento di ruolo e di senso del Parlamento nazionale, che si è trovato spodestato dalla sua funzione politica primaria dando la prevalenza legislativa a Europa e Regioni. Ora ti dicono che cambiare una Carta costituzionale che è stata scritta nel 1948, dopo una guerra persa, con la paura che potesse riaffacciarsi un Regime che aveva avuto fin troppo consenso e con la necessità di mettere d’accordo forze politiche inconciliabili come un partito confessionale e filoamericano e uno ateo e filosovietico, sarebbe un sacrilegio. Francamente, che faccia da lato B.

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