Pizzarotti s’inventa i nomadi a Cinque Stelle. E a Parma esplode la polemica

20 Ago 2013 16:06 - di Franco Bianchini

Tutti i siti e i quotidiani locali hanno riportato la notizia a caratteri cubitali: i nomadi sono a Cinquestelle grazie al sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Gli “ospiti” del campo di Cornocchio, infatti, sarebbero andati ad abitare in case popolari appositamente destinate dal primo comune a guida grillina. Non basta, il campo distrutto dagli zingari  verrà ricostruito a spese dei contribuenti parmensi, e ospiterà nuovi nomadi.  Tra conferme e smentite, non sono mai cessate le polemiche sulla cosiddetta riqualificazione del campo. «Era in condizioni igieniche molto precarie», ha puntualizzato una nota del Comune dopo l’affondo partito da un sito, voxnews, che dopo Ferragosto titolava: “Il grillino Pizzarotti regala 18 case popolari agli zingari”. Il Comune, senza riuscire a tacitare le polemiche, si è limitato a precisare che «sono previsti interventi di igienizzazione e le casette saranno sostituite», e che è già stata facilitata «l’uscita dal campo delle famiglie presenti: alcuni hanno trovato sistemazione da parenti, altri hanno lasciato spontaneamente il luogo, altri hanno trovato soluzioni autonome sul mercato privato e saranno sostenuti (se necessario), come tutti gli altri nuclei con redditi precari». Frasi dette in politichese, che non cancellano sospetti e rabbia dei residenti. Lo stesso Pizzarotti ha spiegato su Fb che il campo «è stato progressivamente smantellato». Centinaia i commenti al post, la maggior parte fortemente critici («prima veniamo noi italiani, basta aiutare i rom»; «non è razzismo, gli italiani, almeno una gran parte, pagano le tasse»). C’è anche chi difende il sindaco. Ma solo per fedeltà grillina.

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