Monti si è offeso: hanno cancellato la sua “creatura”. La rabbia gli fa dare dello “smidollato” a Letta

29 Ago 2013 16:32 - di Guglielmo Federici

L’aplomb tanto osannato è solo un pallido ricordo. Dare dello «smidollato» al premier Letta fa capire molte cose dell’ex premier Mario Monti. Non si rassegna. L’Imu, una delle sue “creature” più devastanti per le tasche degli italiani già drammaticamente colpiti dalla linea rigorista del suo governo, non lo fa ragionare. Aver portato a segno la cancellazione della tassa sulla prima casa viene letta dal leader di Scelta Civica come una sconfessione sua personale. Accettare la realtà deve evidentemente costargli troppo. Così ha sibilato: il premier Letta «ha preferito rassicurare la sopravvivenza del governo con questa resa sull’Imu; continuo a sperare che l’esecutivo duri, ma mi auguro che abbia “spina dorsale” e non sia “smidollato” e in balia delle pressione dell’uno e dell’altra parte», anche perché «non siamo condannati ad appoggiarlo per sempre». Parole forti, con minaccia finale. ma non finisce qui il suo discorso rabbioso. E consiglia: «Serve un patto di coalizione, così il premier Letta potrà avere saldamente nelle sue mani la rotta del governo, togliendola ai partiti». Anche perché, ha continuato, «governo e Pd sono la dimostrazione vivente che l’intimidazione, dal Pdl, paga». Resa, intimidazione, assenza di spina dorsale. Un po’ troppo. «Con tutto il rispetto che si merita, il senatore a vita Monti, a capo di un partito dilaniato e in frantumi, farebbe bene, prima di dare giudizi sugli altri, ad analizzare con feroce autocritica i suoi 12 mesi di governo». Non usa giri di parole il capogruppo del Pdl Renato Brunetta. «Il professor Monti, pur in presenza di una maggioranza bulgara, ha sbagliato tutto, di più non poteva sbagliare, come con le famigerate riforme Fornero delle pensioni e del mercato del lavoro». Insomma, l’ultimo che può salire in cattedra a dispensare consigli e lezioni. «Il governo Letta-Alfano, con provvedimenti come quello che ha abolito l’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli – aggiunge – sta provando a rimettere in moto l’economia che i suoi provvedimenti recessivi avevano quasi ucciso. Stia sereno il buon professor Monti, al decoro del centrodestra ci pensiamo noi, lui continui a pensare al centro, anzi al suo centrino. Ad esaurimento».

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