Bonino: «Dall’Oglio rapito dagli islamici. I marò? Li riporteremo a casa»

6 Ago 2013 15:38 - di Redazione

Quel che si temeva purtroppo è realtà: padre Paolo Dall’Oglio «pare sia sequestrato da un gruppo islamico» che è «una versione locale di Al Qaida». Lo ha ammesso il ministro degli Esteri, Emma Bonino, intervenendo a Unomattina su RaiUno. «Capirete tutti le difficoltà. Non ci diamo per vinti. Sono fiduciosa», ha aggiunto. Di padre Paolo Dall’Oglio, scomparso in Siria, «sappiamo solo che ha lasciato detto “se entro 72 ore non torno, preoccupatevi”. Le ore sono passate ma ce ne stiamo occupando, anche se un po’ al buio perché non abbiamo dettagli, né sappiamo con chi stava trattando». Del gesuita, fondatore della comunità monastica Deir Mar Musa al-Habashi negli anni Ottanta, si sono perse le tracce lo scorso 28 luglio, con l’ultimo avvistamento a Raqqa, nel nord della Siria. Da allora, grande incertezza, come traspare dal “pare” con cui la Bonino ha aggiornato la situazione.
Quanto a Domenico Quirico, l’inviato della “Stampa” disperso sempre in Siria ma dal 9 aprile, il ministro Bonino ha lanciato un messaggio di speranza: «Vorrei dire a Quirico e a sua moglie che non ci diamo per persi. Sono speranzosa – ha affermato il capo della diplomazia italiana – anche se è molto difficile, perché i gruppi che combattono sono molto diversi. Speranzosa – ha spiegato la Bonino – non solo per la telefonata (alla moglie, ndr) ma anche grazie ad altri contatti, con diversi canali, che si interrompono e riprendono».
Poi, sul caso dei marò trattenuti in India, la Bonino ha detto: «Obiettivo del governo, mio e del ministro Mauro, è riportarli a casa. Con cocciutaggine radicale e sano realismo, ce la possiamo fare. Sulla lentezza della giustizia indiana non mi pronuncio. Sono italiana e non posso dare lezioni a nessuno», ha risposto riguardo ai tempi lunghi per la soluzione della vicenda dei due fucilieri, dei quali ha sottolineato il comportamento «dignitoso», così come quello «delle loro famiglie».

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