Bomba carta alla sede di Parma di CasaPound. L’associazione punta il dito contro Anpi e Cgil: hanno predicato odio

30 Ago 2013 17:33 - di Redazione

Una bomba carta è stata fatta esplodere la scorsa notte nei pressi della sede di Parma di CasaPound, in via Mascherpa. L’esplosione, avvertita chiaramente dalla popolazione residente nella zona, è avvenuta alle 4 ed ha parzialmente divelto una saracinesca e danneggiato la vetrina di un esercizio commerciale. L’ordigno è stato piazzato di fronte a un negozio di elettronica proprio al fianco della sede dell’associazione; molto probabilmente gli attentatori hanno confuso i due ingressi. La sede di CasaPound a Parma è da diversi mesi al centro di polemiche per la sua collocazione in un quartiere da sempre a forte connotazione antifascista. Inoltre, proprio in questi giorni si è aperto un dibattito per la decisione del gruppo di organizzare una festa nelle montagne di Pellegrino, paese della provincia di Parma, a poca distanza da un cippo che ricorda le vittime partigiane e civili della Guerra di Liberazione. Ma dalle parole qualcuno ha pensato bene di passare ai fatti, perché dall’intolleranza alla violenza il passo è purtroppo breve. “Questo è il risultato del clima di tensione scatenato in questi giorni da Anpi, Cgil e Pdci che con i loro comunicati deliranti non hanno fatto altro che creare le premesse per azioni di questo tipo” ha affermato Pier Paolo Mora, responsabile provinciale di CasaPound Parma in un nota. ”Da tempo CasaPound ha chiesto un incontro al sindaco per confrontarsi sul clima di tensione in città – ha detto ancora Mora – ma ancora non abbiamo ottenuto risposta. CasaPound Parma esprime intanto la massima solidarietà al proprietario del locale danneggiato. Invitiamo ancor di più la cittadinanza a partecipare alla nostra festa poiché una parte del ricavato sarà destinato alla riparazione della saracinesca”. La Procura di Parma ha aperto un fascicolo, ancora contro ignoti, per danneggiamento e detenzione di esplosivi.

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