Siria, era falso il video sulla decapitazione dei francescani: le vittime erano “collaborazionisti” del regime

2 Lug 2013 18:15 - di Redazione

Una patacca, che però ha tenuto con il fiato sospeso giornalisti italiani e stranieri. Risolto il giallo sull’autenticità del video- choc postato su Youtube che documentava la decapitazione in diretta di trepresunti frati francescani in Siria. A scoprire “il falso” è stata l’organizzazione non governativa che si occupa di tutela dei diritti umani, Human Rights Watch, che dimostra come il documento non riguardi neppure l’uccisione del prete francese Francois Mourad, come si era scritto una volta smentita la notizia della morte di tre frati francescani del convento di Ghassaniyeh. È l’Huffington Post a dare voce al direttore di Human Rights Watch che spiega come il video risale allo scorso mese di aprile e riguarda la decapitazione di due persone nel villaggio di Mashhad Ruhin, a 120 chilometri di distanza da Ghassaniyeh. I boia appartengono alla brigata al-Muhajireen al-Ansar, che opera sotto la guida di un comandante ceceno, Abu Omar al-Shesheni. I condannati, invece, sarebbero due uomini accusati di essere “shabiha” e collaboratori del regime. La notizia dell’esecuzione di tre persone a opera di alcuni miliziani stranieri (tra cui dei ceceni) nel villaggio di Mashhad Ruhin era infatti apparsa ad aprile su Arabi Press. Per chiarire definitivamente il giallo, Hrw ha condotto un’indagine topografica del video, dimostrando come le immagini coincidano perfettamente con quelle di Mashhad Ruhin. Sulle circostanze della morte del religioso francese ancora da verificare, invece, l’Ong parla di una  sparatoria ad opera di miliziani islamisti, ma anche di un bombardamento che ha colpito il villaggio in cui viveva il prete eremita. Nessuna notizia di decapitazione, che infatti non è stata mai riportata né dal Vaticano né dalla Custodia di Terra Santa.

 

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