Il Vaticano sarà ospite d’onore al Salone del Libro 2014. Forse il Papa sarà a Torino

12 Lug 2013 18:25 - di Redazione

Un evento senza precedenti, il Vaticano sarà il Paese ospite d’onore al Salone del Libro del prossimo anno in programma dall’8 al 14 maggio. L’annuncio è stato dato dal segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone in visita al Museo Egizio di Torino.  La Santa Sede non è mai stata presente ad alcun salone del libro del mondo e a Torino si presenterà non solo con uno stand, ma con un comitato presieduto dal cardinale Gianfranco Ravasi. A specificarlo è stato il patron del Salone, Rolando Picchioni che ha anche aggiunto che «la presenza della Santa Sede rappresenta il risultato di oltre un anno di lavoro diplomatico e di trattative culminate in questi giorni con la telefonata del cardinale Ravasi. Va da sé che il primo pensiero è che anche Papa Francesco possa venire a Torino per l’occasione. «Non posso anticipare nulla, ma viste le sue radici piemontesi credo che una Sua visita sarà più che probabile», risponde il cardinale Bertone. «Ha già chiesto – ha concluso scherzando – di organizzare una buona bagna cauda», dice riferendosi al piatto tipico piemontese. A poche ore dall’annuncio – presenti il presidente della Regione Cota e il sindaco Fassino-  la Santa Sede è già al lavoro,  spiega don Giuseppe Costa, delegato operativo della partecipazione al Salone e direttore della Libreria editrice vaticana: «Stiamo lavorando per presentare al Salone la produzione culturale complessiva della Santa Sede, quindi non solo libri, ma anche antesignani del libro, papiri, cinquecentine, fino a prodotti digitali più vicini alla sensibilità di un pubblico giovane. Inoltre studieremo iniziative con i Musei vaticani, la Biblioteca, e tutte le istituzioni culturali del Vaticano». L’idea è lavorare su un doppio binario, rappresentare  sia la storia del libro che la produzione complessiva della cultura religiosa, compresi musica e arte sacra. Ma la Santa Sede non pensa solo all’eventuale ospite d’onore, e guarda soprattutto ai 400mila visitatori giovani che il Salone attrae a ogni edizione, e pensa a esposizioni didattico-divulgative dai papiri al digitale: «All’interno dello Stato c’è di tutto, libri e altre arti, stampe, grafica: sarà – conclude euforico don Costa – un grande evento».

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