Ablyazov arrestato a Cannes. Il figlio su Fb: no all’estradizione

31 Lug 2013 19:33 - di Redazione

Il dissidente kazako Mukhtar Ablyazov è stato arrestato a Cannes, in Francia. Lo ha detto il suo avvocato al Financial Times. Il legale di Ablyazov ha precisato che il dissidente è stato arrestato  da forze speciali francesi. L’ “arresto” di Abyazov è al momento  però un “giallo”, perché  fonti della procura di Grasse, nel sud della Francia, interpellate dall’Ansa, hanno risposto «non ne sappiamo nulla»  a chi chiedeva una conferma sull’arresto. «Ci sembrerebbe strano perché tutto passa da noi», ha aggiunto la fonte. Successivamente però l’agenzia Reuters ha diffuso la notizia che Ablyazov sarà presto interrogato dai giudici francesi. Un appello ad evitare che Mukhtar Ablyazov sia estradato in modo “illegale” come è successo a Roma alla moglie Alma Shalabayeva e alla figlia Alua è stato lanciato da una pagina Facebook attribuita al figlio del dissidente kazako.

Ex banchiere ed ex ministro dell’Energia, oppositore del presidente Nursultan Nazarbayev, Ablyazov  è ricercato in Kazakistan per frode fiscale. Anche la Russia ne aveva richiesto l’estradizione. Ablyazov aveva ottenuto asilo dalla Gran Bretagna nel 2011. L’espulsione dall’Italia della moglie di Ablyazov, Alma Shalabayeva, rispedita in Kazakysran insieme con la figlioletta, ha messo in fibrillazione per qualche giorno la politica italiana, con l’opposizione e una parte del Pd che hanno messo sotto accusa  il ministro degli Interni Alfano e il ministro degli Esteri Bonino. Poi il caso si è sgonfiato, sia per la comprovata estraneità dei due ministri nella vicenda sia perché sono emersi i reali contorni della personalità di Ablyazov, assai poco “dissidente” e molto “affarista”. La notizia dell’arresto di Ablyazov a suscitato l’ironia di Maurizio Gasparri. «E ora – ha detto il vicepresidente del Senato–   i difensori di Ablyazov, presunto ma improbabile Garibaldi del Kazakistan, dichiareranno guerra alla Francia che lo ha arrestato? Si attendono interventi di giornalisti d’inchiesta pronti a farsi paracadutare in Costa Azzurra».

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