Governo, non ci sarà rimpasto. La priorità ora è l’economia e lo scettico Zanonato annuncia: in autunno via l’Imu

20 Lug 2013 20:12 - di Redazione

L’appuntamento per iniziare a sciogliere il nodo Imu è per lunedì al ministero del Tesoro. I tecnici di via XX Settembre e i rappresentanti dei tre partiti di maggioranza si incontreranno per riprendere le fila dopo la cabina di regia politica di giovedì scorso. La riunione sarà l’occasione per approfondire le ipotesi elaborate dal ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, e dal suo staff, entrando direttamente nel merito e valutandone la fattibilità e la copertura finanziaria. Per risolvere la questione il governo ha infatti poco più di un mese, essendosi impegnato ad affrontare tutti i principali temi economici sul tappeto entro il 31 agosto. Le priorità le ha ribadite il capogruppo del Pdl, Renato Brunetta, dettando l’agenda del governo: «Adesso l’Italia ha bisogno di pensare alle cose concrete. Vale a dire all’Iva, all’Imu, alla grande riforma fiscale, a come rilanciare l’economia, ma soprattutto ai pagamenti della Pubblica amministrazione nei confronti delle imprese». Tra le ipotesi allo studio per il capitolo casa, sembra prendere sempre più corpo l’idea di una service tax che comprenda Imu e Tares. L’introduzione di una tassa simile però porrebbe il problema di distinguere in qualche modo quanto è dovuto dal proprietario e quanto dall’affittuario, visto che – a differenza dell’Imu – la tassa sui rifiuti è oggi pagata dagli inquilini. Accanto al ripensamento della tassazione in sé, in attesa di una più ampia riforma del catasto che richiederà almeno 4-5 anni, andrebbero rivalutati gli immobili di lusso e la nuova Imu andrebbe rimodulata in base ai metri quadrati dell’abitazione e al numero di persone che ci vivono, non solo figli ma anche anziani a carico. Altra proposta sarebbe invece quella di alzare l’attuale franchigia di 200 euro a 600. In ogni caso, sembra ormai quasi scontato un nuovo rinvio del pagamento.

Il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato al Tg1 ha spiegato che il governo sta lavorando sulla materia e che “all’inizio dell’autunno sarà possibile annunciare che non ci sarà un punto di Iva in più e non ci sarà l’Imu sulla prima casa”. Si tratterebbe, se dovesse verificarsi l’ipotesi ventilata da Zanonato, da sempre scettico sulla possibilità di abolire l’Imu, di un altro risultato portato a casa dal Pdl. Dare risposte sull’economia, ha ricordato Fabrizio Cicchitto, dev’essere ora la priorità del governo, senza infilarsi nel vicolo cieco dell’ipotesi di un rimpasto a settembre. E subito dopo gli ha fatto eco Dario Franceschini: “Non c’è alcun rimpasto all’orizzonte”. Si lavora su Imu, Iva, ammortizzatori sociali ed esodati. E così evapora la proposta di Epifani di rendere più forte il governo Letta con la sostituzione del ministro Alfano.

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