Documento del Pdl sul processo Mediaset: Berlusconi estraneo, ipotesi accusatoria assurda

18 Lug 2013 14:35 - di Redazione

In qualunque altra sede giudiziaria diversa da Milano il processo Mediaset si sarebbe concluso con “una sentenza più che assolutoria”, soprattutto considerato che “due precise sentenze della Cassazione” hanno stabilito “l’assoluta estraneità” di Silvio Berlusconi alla gestione di Mediaset in quegli anni. E’ quanto si legge in un documento diffuco oggi dal Pdl a proposito del processo Mediaset. Nel testo – dopo una approfondita analisi delle carte processuali – si ripercorre l’intera vicenda alla vigilia dell’udienza in Cassazione, prevista per il 30 luglio per l’esame del ricorso di Berlusconi contro la sentenza della Corte d’Appello di Milano che lo ha condannato a quattro anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

“Il ‘processo diritti Mediaset’, così convenzionalmente denominato – è scritto nella premessa del documento del Pdl – è basato su una ipotesi accusatoria così assurda e risibile che in presenza di giudici non totalmente appiattiti sull’accusa e ‘super partes’, sarebbe finito ancor prima di iniziare, con grande risparmio di tempo per i magistrati e di denaro per i contribuenti”, dal momento che “non è azzardato ipotizzare che tra consulenze, rogatorie ed atti processuali questa vicenda sia già costata allo Stato una ventina di milioni di euro”. Nel ripercorrere la vicenda, il Pdl ricorda che “Mediaset per acquisire i prodotti Paramount, tra i migliori sul mercato americano, doveva, necessariamente, trattare sempre e solo con Frank Agrama”, il quale ogni anno acquistava l’intera produzione di film e fiction” e poi li rivendeva.

“I magistrati milanesi – osserva il Pdl – non si sono arresi a questa realtà e hanno ipotizzato addirittura che la causa dell’esclusiva di Agrama sarebbe stato il fatto che Silvio Berlusconi sarebbe socio occulto di Agrama e che avrebbe diviso con lui gli utili delle vendite Paramount. Risulta invece incontestabilmente dagli atti che: A) Silvio Berlusconi ebbe a conoscere il signor Agrama (due o tre incontri soltanto) agli albori della TV commerciale negli anni ’80 non avendo avuto successivamente alcun rapporto con lui. B) Dai conti correnti di Agrama sequestrati dai Pm milanesi si evince incontestabilmente che tutti i guadagni provenienti dall’attività commerciale di Agrama sono rimasti nella sua esclusiva disponibilità e che mai somma alcuna è stata trasferita a Silvio Berlusconi. C) Nel corso degli anni, Agrama ebbe a versare ad alcuni dirigenti di Mediaset ingenti tangenti in ‘nero’ (in un caso addirittura 4 milioni e mezzo di euro) per far sì che l’azienda acquistasse l’intera produzione annuale di Paramount. D) Tutti i testimoni ascoltati hanno categoricamente escluso che Silvio Berlusconi si fosse mai occupato dell’acquisto di diritti televisivi. E) Tutti i testimoni hanno confermato che dal gennaio 1994, data della discesa in campo nella politica, Silvio Berlusconi dopo essersi dimesso da ogni carica, si è totalmente distinto ed allontanato dalle aziende da lui fondate, non ha mai ricoperto alcun ruolo in Mediaset, non ne ha firmato alcun bilancio, né alcuna dichiarazione dei redditi”.

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