Piazza Tiananmen blindata e ferrea censura su internet: così il regime vuole cancellare l’anniversario della rivolta

4 Giu 2013 10:29 - di Valerio Pugi

Mentre più di diecimila persone erano attese alla veglia che si è tenuta a Hong Kong, a Pechino il regime comunista sta cercando con tutti i mezzi di impedire che venga ricordato il massacro del 4 giugno 1989, nel quale centinaia di persone furono uccise dai militari intervenuti per sgombrare piazza Tiananmen. Testimoni riferiscono che sono state chiuse alcune uscite delle stazioni della metropolitana “calde”, nei pressi dei luoghi del massacro, come l’incrocio di Muxidi, dove decine di persone persero la vita mentre tentavano di impedire ai carri armati dell’ esercito di raggiungere la piazza, occupata dagli studenti da oltre due mesi. L’accesso a Tiananmen, presidiata da un massiccio schieramento di agenti in divisa e in borghese, è stato impedito ad alcuni giornalisti occidentali e di Hong Kong.
Pesante l’intervento della censura su Internet, dove tra le altre sono state censurate le immagini di candele accese dopo che dissidenti hanno invitato la popolazione a ricordare le vittime del massacro accendendo una candela. «Tutto il gioco in questo Paese si è ridotto ad accendere o spegnere una candela», ha ironicamente commentato l’intellettuale dissidente Ai Weiwei sul suo blog. La censura comunista ha stretto i controlli sui numeri e le cifre contenute nei messaggi in rete, per evitare che ci sia qualsiasi richiamo all’anniversario della strage di Tiananmen. Così, se su Sina Weibo, il più diffuso sistema di microblog cinese, da sempre è bandita la data 4 giugno e 4 giugno 1989 in particolare, ora sono banditi anche il “64″ (giugno 4) e il “24″ (è il 24mo anniversario della strage). Ma anche il 35, perché il 4 giugno in internet viene chiamato il 35 maggio. Bandite non solo le cifre, ma anche le lettere o le parole relative ai numeri. E quindi via dal web le operazioni aritmetiche relative a questi numeri, come “63+1″ o “65-1″. E il più sottile “otto otto” perché, moltiplicando i due numeri, si ottiene 64. Via anche le parole “oggi”, “domani”, “giorno speciale”, “quel giorno”, “quell’anno”. Cancellate anche immagini con candele, così come la parola “candela”. Si scatena la satira, soprattutto nelle immagini, diffuse principalmente al di fuori dei circuiti internet cinesi. Una delle più cliccate è quella che sostituisce, nella famosa immagine simbolo di Tiananmen (dove un uomo è fermo dinanzi ai carri armati), i tank cinesi con le papere gonfiabili come quella gigante opera dell’artista concettuale olandese Florentijn Hofman, vista sia nella baia di Hong Kong, dopo essere passata da Osaka, Sidney, San Paolo e Amsterdam. Carri armati e uomo sostituiti in un’altra immagine da costruzioni con i mattoncini Lego.

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