La situazione è gravissima… ma non accade nulla di serio

28 Giu 2013 21:12 - di Marcello De Angelis

Il famoso aforisma di Flaiano sulle condizioni dell’Italia è sempre di attualità, ma nel titolo l’abbiamo condito di un tocco superlativo, perché ce lo meritiamo. Le notizie sono sempre eclatanti, ma sempre irrilevanti. Un prete, uno 007 e un broker sono stati arrestati con l’accusa di aver portato in Italia somme di danaro non dichiarate. Sembra la trama di un film di serie B. Dopo la replica “storica” dello “storico” intervento di Kennedy a Berlino, Obama corre in Sud Africa in tutta fretta per paura di perdersi l’ennesimo “incontro storico” che non può mancare nel suo curriculum, quello con il moribondo Mandela, leader “storico” della lotta all’apartheid. Obama, che ha il merito “storico” di essere il primo presidente quasi-nero degli Usa, non può fare nulla di banale o ordinario. Tutto è storico. La telenovela delle “Notti di Arcore” parte con la seconda puntata con il pentimento di Lele Mora, che si offre come collaboratore di giustizia ai tribunali del costume. La Fiom sfila a Roma sotto le bandiere di Rifondazione comunista e prende il tè con la compagna Boldrini. Letta torna soddisfatto dall’ennesimo tour europeo. La Ue ci darà più di un miliardo per combattere la disoccupazione giovanile. I disoccupati cinquantenni sono comunque fottuti. In Siria cadono teste di ostaggi e prigionieri. Pare che i carnefici siano però nelle file dei “buoni”, cioè quelli chge si ribellano al “cattivo” Assad. I brasiliani continuano a sfasciare macchine e vetrine perché sono stufi del Calcio e della Corruzione. E vogliono i trasporti gratuiti.  Come tutti i giovani che tirano sassi alla polizia (purché non abbiano sospette simpatie di destra) sono buoni. Ma non è una “primavera” perché al governo ci sono dei comunisti convertiti al liberismo che sono simpaticissimi ai media mondiali. Quindi, la polizia brasiliana è cattiva, ma il governo che la manda a sparare pallottole di gomma è comunque buono, come i dimostranti. Il centrodestra, dopo venti anni di crescita, dichiara fallimento e decide che bisogna mettere indietro l’orologio rifondando Forza Italia, auspicando la rifondazione di An e il ritorno della Lega alle pulsioni secessioniste. Per tornare al ’94 manca solo la nuova Udc. Peccato che il ’94 sia molto lontano per tutti e soprattutto per gli italiani e che tutto indica che bisognerebbe proporre qualcosa che guarda avanti e non varie cose che guardano indietro. Soprattutto con l’accellerazione dello sfascio annunciato nel non-partito non-movimento non-politico messo in piedi da Grillo e che Grillo si sta apprestando a liquidare dopo aver immesso in un sistema già di basso livello una nuova legione di improvvisatori e incompetenti. Così finisce anche il bluff dell’antipolitica. Un’altra tragi-commedia all’italiana. Per fortuna il guru della nuova sinistra Lorenzo Jo-vanotti, realizza il suo sogno di cantare all’Olimpico. Lacrime di commozione.

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