Il ministro Mauro alla Camera: «Arrestato l’assassino del capitano La Rosa: ha vent’anni e ha confessato»

12 Giu 2013 9:59 - di Redazione

In un’aula della Camera semivuota – “su cui esprimo profonda amarezza” –  il ministro della Difesa Mario Mauro ha riferito al Parlamento sull’attentato di sabato scorso a Farah in Afghanistan, costato la vita al militare Giuseppe La Rosa, e su quello di ieri nella stessa area che non ha provocato vittime italiane. A lanciare l’ordigno che ha ucciso La Rosa, “è stato un uomo, di circa 20 anni, si chiama Walick Ahmad ed ha reso piena confessione assumendosi tutta la responsabilità dei fatti”. «L’attacco terroristico che sabato scorso ha provocato la morte del capitano La Rosa – ha aggiunto Mauro –  è completato con un’azione di vera e propria guerra psicologica, con la diffusione dell’informazione che l’attentatore fosse un bambino di 11 anni, facendo percepire quasi un atto eroico e di partecipazione popolare». In ogni caso, secondo Mauro, l’intendimento del Governo è di “proseguire la partecipazione alla missione Isaf in Afghanistan, concludendola secondo i tempi stabiliti nel 2014”.  Secondo Mauro, «l’attacco terroristico di sabato scorso conferma purtroppo che non è possibile azzerare completamente i rischi per i nostri militari, nonostante la validità delle procedure operative seguite e degli equipaggiamenti utilizzati». A conclusione della missione Isaf in Afghanistan “è intendimento di proseguire il nostro impegno in quel Paese oltre il 2014 in termini di assistenza e addestramento alle forze afghane”. La nuova missione, “Resolute Support”, ha aggiunto, «sarà non combat e non prevede il contrasto all’insorgenza, né di lotta al terrorismo ed al narcotraffico».

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