«Cittadinanza onoraria ai bambini stranieri». Il sindaco Pd di Fiumicino manda in serie B i figli degli italiani

22 Giu 2013 20:28 - di Redazione

«Rimango sconvolto dal documento programatico scritto da Montino che dovrà essere approvato il prossimo primo luglio dal consiglio comunale. E invito tutti i genitori a leggere con attenzione pagina 31. Il neo sindaco, come primo atto della propria legislatura, chiederà all’aula di riconoscere come cittadini onorari del Comune di Fiumicino tutti i bambini stranieri nati in questo territorio. Questo significa che i figli di chi questa comunità l’ha creata saranno di serie B». La denuncia arriva dal leader del centrodestra a Fiumicino, Mauro Gonnelli, sconfitto nelle recenti elezioni comunali dall’attuale sindaco Esterino Montino (Pd). «Mi dissocio da questa forma di razzismo al contrario, verso gli italiani, e invito tutti i genitori a protestare contro un provvedimento che oltre a essere oltraggioso per i nostri figli e stabilire una disparità, altro non è che una populistica presa in giro perché non avrà alcun risvolto concreto, se non quello di creare forme di razzismo al contrario».

Montino, 65 anni, prima di diventare sindaco è stato senatore Ds e ha retto la Regione Lazio per cinque mesi tra il 2009 e il 2010 dopo lo scandalo che travolse il governatore Marrazzo e la sua giunta. Alle elezioni successive, con la vittoria di Renata Polverini, è stato presidente del gruppo Pd alla Pisana. Sulle spese del suo gruppo era montato un vero e proprio caso. Centinaia di migliaia di euro in cene e convegni, fatture di migliaia di euro registrate proprio da un’enoteca di Fiumicino avevano scatenato le critiche di alcuni quotidiani. «Nessuno può dire che il Pd si è intascato soldi. L’unica nostra colpa, se c’è, è quella di non averli rifiutati», ha detto Montino riconoscendo tuttavia che «è vero» che i contributi regionali sono troppi. A scanso di equivoci, il Pd ha deciso di farlo candidare altrove. Per sfortuna degli abitanti di Fiumicino, in particolare di quelli italiani.

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