Sms elettorale alla Lombardi. Dov’è lo scandalo? Ma lei si prepara all’ennesima guerra senza causa nobile…

24 Mag 2013 11:38 - di Renato Berio

Punto uno: in campagna elettorale ti capita di ricevere sms elettorali. Punto due: il bello è che puoi cancellarli, ignorarli, portarteli al seggio per consultarli nel caso tu sia un elettore a corto di idee. Punto tre: quelli del M5S, in quanto cittadini comuni, sono soggetti alla stessa legge dei mortali elettori, cioè subire il pressing dei candidati. Ma Roberta Lombardi, capogruppo del M5S alla Camera, cavalca la tigre dell’indignazione popolare contro le intrusioni degli sms elettorali. E il tutto perché ha ricevuto un messaggino da una candidata del Pdl. Invece di farcisi sopra una risata, lei si inalbera e scrive su FB: “Mi è appena arrivato un sms elettorale di Sveva Belviso candidata al Comune di Roma con il seguente testo: “cara Roberta, ci siamo. Ti chiedo un ultimo sforzo: il 26 e il 27 sulla scheda azzurra fai una x sul Popolo della Libertà e scrivi BELVISO. Ci conto! Sveva”. Enunciato lo scandalo Lombardi prosegue: “Ora io ESIGO di sapere come fa il PdL ad avere il mio numero di cellulare e soprattutto chi lo ha autorizzato a mandare a me (come immagino a migliaia di altri cittadini) un sms ed elettorale per di più. Garante della Privacy, dove sei? Preparati a ricevere una bella segnalazione”. Immaginiamo l’assillo del garante mentre qualche frequentatore della bacheca di Lombardi le spiega paziente che i gestori della telefonia mobile utilizzano i numeri per svariati usi tra cui anche quello promozionale-pubblicitario. Una scoperta. Una rivelazione… E poi, perché ricevere su Fb un messaggio che promuove un candidato sarebbe meno scandaloso di un sms? Se la campagna elettorale e la propaganda politica sono libere di rimbalzare da pc a pc perché non dovrebbe valere altrettanto per i cellulari? E ancora: Lombardi si domanda come mai il Pdl abbia il suo numero. Eccola qui la prova che cercava la sinistra sulle sue sospette frequentazioni con la “pericolosa” destra italiana. Lei non è quella che ha giustificato il fascismo? Lei non è quella che ha scelto l’agriturismo per riunire i Cinquestelle col ritratto di Mussolini in cucina? Tutte denunce circostanziate di esponenti vicini al Pd. Bè, allora, il minimo che ti può capitare è l’sms elettorale di Sveva Belviso, ex vicesindaco di Gianni Alemanno. Il massimo è che l’Unità ti accusi di essere l’agente segreto del grillismo che vuole sfondare a destra. In ogni caso: keep calm and carry on

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *