La Merkel replica alla biografia che le ricorda quando era comunista: “Non ho mai nascosto niente”

13 Mag 2013 11:11 - di Redazione

Angela Merkel contrattacca in vista delle polemiche già scatenate da un libro sul suo passato “comunista” che arriva domani nelle librerie tedesche e ha già incendiato gli animi: si tratta di una biografia firmata dai giornalisti Georg Reuth e Günther Lachmann, La prima vita di Angela M., in cui si accusa la cancelliera di avere edulcorato il suo passato militante nell’ex Ddr, dove – si legge ancora nella biografia – avrebbe avuto come padrini politici due personaggi – Schnur e de Maizière – che sono stati collaboratori della polizia segreta Stasi. In Più la giovane Angela, responsabile del settore propaganda del partito comunista, non sarebbe stata affatto favorevole alla riunificazione della Germania impegnandosi semmai per una Repubblica democratica tedesca indipendente e riformista. La cancelliera mette però le mani avanti: non ho mai mentito – fa sapere – sul mio passato nella ex Repubblica democratica tedesca. Angela Merkel reagisce alle accuse rivoltele dalla biografia e replica: “Ciò che conta per me è che io non ho mai dissimulato qualcosa”. “Forse – ha continuato la cancelliera – non ho raccontato alcune cose, perché non mi sono mai state rivolte delle domande in proposito”. Come esempi la cancelliera ha citato la sua appartenenza al sindacato Freie Deutsche Gewerkschaftsbund FDGB, e alla società per l’amicizia russo-tedesca.

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