Da Mago Merlino a Mago Marino, il candidato sindaco sbigottito e miracoloso (o meglio, “miracolato”)

2 Mag 2013 21:01 - di Girolamo Fragalà

Datemi una leva e solleverò il mondo. Anzi, datemi il Campidoglio e camminerò sulle acque. Il nuovo Archimede – stavolta in versione santità – è lui, Ignazio Marino, candidato a sindaco di Roma. Da quando ha vinto le primarie del centrosinistra (con annesse polemiche e il voto giunto direttamente dai campi nomadi) ogni giorno regala perle di saggezza ai cittadini della Capitale, senza nemmeno preoccuparsi di apparire come Alice nel paese delle meraviglie. Si occupa di tutto, parla di tutto, fa credere di avere la bacchetta magica e si esercita nel ruolo di illusionista. Dal mago Merlino al mago Marino. La sua visione politica è figlia di una sensazione: «Girando per Roma sono rimasto sbigottito». La causa dello sbigottimento – lascia intendere – è che Alemanno è stato come Attila, dov’è passato non è cresciuta più l’erba. Il bello è che il candidato sindaco ha fatto questa (falsa) scoperta proprio in campagna elettorale perché, evidentemente, negli ultimi anni non ha avuto il tempo neppure di dare un’occhiata cento metri più in là dei Palazzi del potere. Mago Marino, però, racconta che, a causa della giunta di centrodestra, tanti romani hanno perso il lavoro, come se il calo dell’occupazione fosse determinato dalle delibere del Campidoglio e non dalla crisi economica internazionale, che sta “ammazzando” tutti gli Stati europei, compreso il colosso tedesco. Sempre lui racconta un’altra scoperta: a Roma i prezzi sono alle stelle (forse non si è reso conto che i prezzi alle stelle ci sono in ogni angolo del Paese).  Poi fa il filosofo: «Il lavoro è vita» e promette una serie infinita di cose: metterà ovunque le rastrelliere delle bici, organizzerà meglio la Via Crucis, si occuperà di cultura, spettacolo e persino di archeologia, farà circolare i nuovi autobus in periferia (non gli hanno detto che molti sono già in funzione). A dirla in breve, farà di tutto e di più, un po’ come la Rai. Qualcuno dovrebbe spiegargli che i romani non si fanno prendere per il naso tanto facilmente. Sanno bene che lui è espressione di una sinistra che ha distrutto  Roma lasciano la bellezza di dodici miliardi di debiti. Mago Marino legga i dati e stia attento perche potrebbe – tanto per usare una sua espressione – rimanere sbigottito.

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