Alemanno: «Dall’Espresso fango su Roma». E attacca Marino: «Beato lui, si gode i 20mila euro al mese»

16 Mag 2013 14:42 - di Antonio Marras

«L’Espresso domani uscirà con la copertina “Roma kaputt”. Questo rappresenta un problema non per il sindaco che appare nella foto tutto disperato e col capo chino. Roma ha tremila problemi come le capitali europee ma non è kaputt. Questo significa arrecare un danno di immagine alla città». Irritato e stupito, il sindaco di Roma Gianni Alemanno non ha usato mezze termini stamattina, al videoforum di RepubblicaTv, per commentare la copertina del settimanale in edicola domani. Un dossier sul malfunzionamento dei servizi cittadini che sembra confezionato ad arte per lanciare la volata al concorrente di Alemanno, Ignazio Marino, o magari al grillino De Vito, che pure gode di buona stampa a sinistra. E proprio all’opposizione in Consiglio comunale Alemanno ha riservato i suoi strali: «In questi anni la sinistra ha presentato 274.908 emendamenti e ordini del giorno e ha bloccato qualcosa come 223 delibere, tra urbanistica, piano regolatore. Per la sinistra io ero un usurpatore, non era possibile avere un sindaco di centrodestra in Campidoglio, bisognava bloccare tutto, anche a costo di danneggiare Roma. Il risultato è stato che noi potevano creare in questi anni 60.000 posti di lavoro dando una spinta del 3,8% al pil e portando Roma fuori dalla recessione. Non è stato fatto per una questione di scontro ideologico e di vecchia politica», ha detto il sindaco a RepubblicaTv. Molte le domande sui temi di grande attualità. Su nomadi, degrado e prostituzione, “manca una legge nazionale”, ha spiegato Alemanno. «Quando mi sono insediato, tra gli strilli della sinistra che mi accusava di essere autoritario – ha detto Alemanno – ho detto che bisognava espellere 20.000 immigrati comunitari, extracomunitari o nomadi che non avevano fonte certa di reddito. Dopo 5 anni abbiamo sgomberato 31.000 persone, ma le leggi nazionali non consentono di perseguire coloro che ritornano, e quindi è come ricominciare da capo. Abbiamo sgomberato 1076 accampamenti, anche qui con proteste, con Amnesty international che ha parlato di gravi violazione di diritti umani, quando noi vogliamo solo che non ci sia gente che dorme sulle sponde del Tevere. Ma manca una legge sugli accampamenti abusivi». Sul commercio abusivo, il sindaco ha sottolineato che “nasce dietro un racket. Non ci si può limitarsi alla multa ma serve un reato penale”. Così sulla prostituzione in strada. «Abbiamo fatto 90.000 multe, ma non basta». Ma il sindaco uscente riserva anche una stoccata al suo rivale sui trasporti: «Ignazio Marino dispensa battute sulla Metro B. Stamattina si è svegliato fresco, riposato, spiritoso e felice: del resto con uno stipendio da 20.000 euro al mese per la sua carica da senatore…», dice il suo Comitato, in una nota.

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