No alle commissioni: asse Pd-Pdl contro i grillini, che parlano di golpe e occupano le Camere

9 Apr 2013 16:20 - di Redazione

Lo stop ai grillini è stato bipartisan. «Per formare le commissioni parlamentari, si deve prima avere un nuovo governo», hanno stabilito le conferenze dei capigruppo di Senato e Camera dove si è celebrata per la prima volta la formazione di un asse di maggioranza Pd-Pdl che ha bocciato la richiesta arrivata dal M5S per “far lavorare il Parlamento”. Beppe Grillo, sul suo blog, ha subito gridato al “golpe” accusando i partiti di aver “sostituito la democrazia”, rendendo “la volontà popolare una barzelletta”. «Se questo non è un golpe cosa lo è?», suggerisce Grillo che con un fotomontaggio in bianco e nero sul suo blog raffigura Monti, Bersani e Berlusconi come i colonnelli protagonisti del golpe in Grecia del 1967. In cantiere, alla Camera, c’è l’idea di occupare Montecitorio subito dopo la seduta fino alla mezzanotte di oggi. Un gesto simbolico dei deputati “a cinque stelle” mentre una delegazione di parlamentari incontrerà un gruppo di cittadini davanti a Montecitorio alle 18. «In aula leggeremo la costituzione, i regolamenti; istituiremo delle commissioni per lavorare, staremo lì fino a mezzanotte e un minuto per dimostrare che il Movimento cinque Stelle non è responsabile di questo stallo costituzionale», spiega Alessandro Di Battista, del M5S. L’occupazione delle Camere viene condannata dai partiti, anche in questo caso in modo bipartisan. Il residente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, la definisce un “atto antidemocratico” e spiega che cosa è accaduto nella capigruppo: «Si è convenuto a larga maggioranza – afferma – che l’intreccio del meccanismo regolamentare e della prassi suggerisce di costituire le commissioni solo dopo la formazione del governo». Inutile dire, però, che il Pd s’è spaccato anche sulla questione delle commissioni.  A sostenere che il Pd debba dare la propria disponibilità è un gruppo trasversale, che attraversa le varie correnti, e che già nei giorni scorsi aveva presentato un appello per sostenere la necessità che il parlamento cominci a lavorare. Nel corso dell’assemblea altri invece, come Giuseppe Fioroni, hanno sostenuto l’inutilità di istituire le commissioni in assenza di governo. Pd e Pdl hanno invece votato a favore dell’ampliamento dei poteri della commissione speciale, già al lavoro.

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