La Polverini presenta tre proposte di legge dell’Ugl per superare la crisi

5 Apr 2013 20:32 - di Giovanni Trotta

«Anche il sindacato e la politica possono lavorare a stretto contatto per il bene, non di una organizzazione o di un partito, ma dell’Italia». Con questo intento il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, ha introdotto la presentazione avvenuta a Lecce delle tre proposte di legge che il sindacato nazionale ha consegnato alla parlamentare Renata Polverini (Pdl, ex segretaria generale dell’Ugl ed ex governatrice della Regione Lazio), la quale – riferisce il sindacato in un nota – le ha già depositate alla Camera dei deputati, come si era impegnata a fare prima del voto. Tre gli strumenti concreti che hanno indicato per superare la crisi: partecipazione dei lavoratori agli utili e alla gestione delle imprese, credito d’imposta come strumento per le assunzioni di giovani, donne e over-50, adozione del quoziente familiare. «La prima è un cavallo di battaglia dell’Ugl – ha spiegato la stessa Polverini – da più di 60 anni e può compensare i dipendenti dei sacrifici che sempre nei momenti di crisi si scaricano su di loro. Non è a costo zero, 50 milioni di euro per incentivarla, ma è l’unico modo per far parlare lavoro e impresa. Il credito di imposta costerebbe poco più di 500 milioni, assicurando uno stipendio di almeno 1200 euro per centomila persone assunte tra giovani e over 50. L’ultima, il quoziente familiare – ha concluso poi la deputata – ha il costo più alto, 13 miliardi, applicabile ad una fascia di famiglie con reddito fino a 50 mila euro l’anno. Ma per farla partire subito, basterebbero anche 5 miliardi, introducendola solo per la fascia di reddito più bassa».

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