La marcia del Pd contro la povertà fa arrabbiare Fassino che dice: a Torino non c’è degrado

9 Apr 2013 12:56 - di Redazione

Avevamo già dato notizia dell’accoglienza non proprio calorosa che i social network hanno riservato alla marcia contro la povertà indetta dal Pd a Roma per il prossimo sabato. A ciò si aggiungono i dubbi che serpeggiano nello stesso Pd. Oggi Il messaggero sottolinea che il ministro Fabrizio Barca, che si è appena proposto per la guida del Pd, non intende partecipare. Perplessi anche i renziani e i cattolici democratici che fanno capo a Beppe Fioroni, il quale liquida l’iniziativa come una “cosa tutta romana”. Ma ciò che Bersani non si aspettava era l’incidente diplomatico. Infatti assieme con Corviale e Scampia anche San Salvario, quartiere multietnico di Torino, è stato inserito nella lista delle periferie degradate che dovrebbero partecipare alla manifestazione. E il sindaco di Torino Piero Fassino è andato su tutte le furie. Degradati, dicono quelli del Pd torinese, “saranno quelli che hanno scritto il comunicato a Roma”. Secondo gli amministratori di sinistra di Torino, infatti, il buongoverno cittadino avrebbe trasformato San Salvario da quartiere off limits in quadrante riqualificato di cui, dice Fassino, non si deve dare una rappresnetazione falsa.

Il centrodestra torinese, riferisce La Stampa, ha buon gioco a cavalcare la gaffe. «Il Pd ha poche idee ma confuse. Quartieri prima esempio di rinascita e riqualificazione, ora simboleggiano degrado e delinquenza», dice Paola Ambrogio di Fratelli d’Italia. Arrabbiatissimo anche l’ex sindaco Sergio Chiamparino: «L’unico disagio di San Salvario forse è la movida molesta. Ma quello è disagio da eccesso di riqualificazione, non da eccesso di degrado». E la marcia di sabato rischia di partire con il piede sbagliato.

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