Pdl in piazza con Silvio e contro le spallate giudiziarie. «Noi impresentabili? Oggi ci presenteremo, in tanti…»

23 Mar 2013 9:39 - di Antonella Ambrosioni

«Saremo con voi, forza Pdl, forza presidente, saremo in tanti». Per tutta la notte e durante tutta la mattinata continuano a fioccare i messaggi di adesione all’appuntamento delle 15 Piazza del Popolo sul sito forzasilvio.it e su quello del Pdl, mentre su Twitter impazza l’hastag #Consilvio. Da tutta la settimana si è messa in moto la macchina organizzativa in vista di questo sabato romano. Tre gli ottimi motivi che il popolo del centrodestra ha per radunarsi e contarsi: l’aggressione fiscale, l’oppressione burocratica e quella giudiziaria. Sono già arrivati almeno in 1.500 dalla Liguria, giunti da tutte e quattro le province  «In queste ultime settimane i coordinamenti provinciali del Pdl si sono adoperati con il massimo impegno per garantire da ogni angolo della Liguria la massima partecipazione di iscritti e simpatizzanti, annunciano i consiglieri regionali del Pdl che saranno in piazza, nonostante il governatore Burlando abbia convocato proprio per oggi, guarda caso, un consiglio straordinario per fare il punto sulla Liguria. Altre centinaia di simpatizzanti stanno usando treno, aereo e auto per spingersi verso piazza del Popolo. «È un successo  che ci riempie di gioia. Saremo in piazza con gli argomenti che hanno contraddistinto la nostra campagna elettorale. Le persone che vengono a Roma non sono impresentabili ma hanno voglia di presentarsi», scrive su Twitter Antonio Palmieri, il responsabile oraganizzativo del partito”. Un gruppo nutrivo giunge dalla Lucania  (oltre 20 pullman e numerosi mezzi privati). Al partito si fanno i calcoli dei pullman in arrivo da tutt’Italia e si prevedono circa 3mila torpedoni diretti a piazza del Popolo: ogni pullman contiene circa 50 persone, in piazza dovrebbero essercene almeno 150mila. Esclusi i romani e militanti che, residenti vicino alla Capitale, raggiungeranno la piazza coi propri mezzi. Settanta pullman, messi insieme dal coordinatore Giuseppe Scopelliti, arriveranno dalla Calabria; addirittura 100 dalla Sicilia; 75 partiranno dalla Lombardia e da Milano ci saranno due treni speciali con a bordo 1020 militanti; 5 pullman sono partiti  all’alba dal Trentino Alto Adige; mentre dalla Puglia si mettono in strada oltre 250 torpedoni. Una manifestazione attesa, pianificata fin nei minimi dettagli, nata anche sull’onda dello sdegno per l’attacco delle procure all’ex premier ma che sarà soprattutto l’occasione per confermare la linea ufficiale rispetto alla situazione politica “in fieri”. Non solo, quindi, giustizia. Si parlerà di riforme istituzionali, di economia, di lavoro, di prospettive, di governo. Solo di giustizia si parlerà, invece, nell’“altra” piazza quella di Micromega che,  a pochi chilometri di distanza, a piazza Santissimi Apostoli alle 17  dove si radunerà chi ormai  da vent’anni lotta per produrre quegli anticorpi giudiziari necessari ad eliminare il Cavaliere. All’insegna dello slogan “Berlusconi è incandidabile per legge”, l’intellighenzia di sinistra che si riunisce intorno a Paolo Flores D’Arcais scenderà in piazza per chiedere come scrive Pierluigi Battista sul Corriere della Sera, «a una legge di controversa interpretazione di operare come fa la magia nei racconti per l’infanzia: far sparire d’incanto i cattivi». Anche il quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli, insomma, guarda con scetticismo a quella scorciatoia giudiziaria «che tradisce il desiderio di di chiudere con il berlusconismo non per effetto di una chiara vittoria politica»: sbianchettare per legge il rivale politico…

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