E-book della “Stampa” su Grillo: «Lo tsunami». A due anni da quello vero, che causò 19mila morti

11 Mar 2013 11:39 - di Romana Fabiani

Un’apocalisse di acqua e il ruggito dello tsunami spazzò via tutto in pochi minuti: due anni fa, l’11 marzo 2011, il Giappone fu messo in ginocchio da un cataclisma storico di proporzioni gigantesche le cui immagini da brivido fecero il giro del mondo per giorni e giorni, inchiodando a quei fotogrammi di morte e di terrore milioni di persone a tutte le latitudini geografiche. Terremoti a ripetizione (con il primo di magnitudo 9 la terra ha tremato per sei interminabili minuti) e scosse di assestamento devastarono il nord-est dell’arcipelago, poi lo tsunami e l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima fecero il resto, causando oltre 15mila morti e 2.668 dispersi. Fu il sisma più potente mai misurato in Giappone e il settimo a livello mondiale. Oggi il Giappone si è fermato per un minuto in ricordo del cataclisma: milioni di giapponesi in tutto l’arcipelago hanno omaggiato in silenzio i morti e i dispersi e nelle comunità più devastate sono tornati a risuonare gli allerta tsunami. Un vocabolo utilizzato con troppa disinvoltura, forse, per definire un fenomeno (politico, culturale, di costume) travolgente e inaspettato. Una parola entrata con Beppe Grillo nel gergo politico e utilizzata come titolo a effetto del tour elettorale del movimento Cinque Stelle. Così capita che, mentre a Tokyo l’imperatore Akihito e il premier Shinzo Abe ricordano l’immane tragedia che ha annichilito il Giappone, la Stampa di Torino pubblichi un instant book dal titolo Lo Tsunami, nel quale  cronisti e analisti incrociano riflessioni e reportage per ricostruire la genesi del movimento grillino. «Siamo di fronte a un’Italia nuova, provata e spaventata dalle dinamiche del mondo globale, dove è necessario rimettersi a studiare e ripensarsi ogni giorno», scrive Mario Calabresi in apertura del libro. Tutto vero, forse però la tempistica della pubblicazione e del lancio pubblicitario non è stata proprio felice. Almeno secondo Mario Vattani, ex console a Osaka, che twitta “nel giorno dell’anniversario dello Tsunami la Stampa pubblica l’e-book su Grillo. Ma dove vivono?”.

Due anni dopo la catastrofe, la ricostruzione delle zone devastate procede a singhiozzo, oltre 315.000 persone abitano ancora in alloggi provvisori. Sulla centrale nucleare di Fukushima le autorità giapponesi dichiarano che la situazione è sotto controllo, ma saranno necessari almeno 40 anni per smantellare i reattori danneggiati.

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