Grillo maschilista. La giunta Cinque Stelle di Mira (Vicenza) rimuove l’assessore incinta

13 Feb 2013 13:45 - di Romana Fabiani

Il movimento di Beppe Grillo non è il massimo quanto a democrazia interna e questo lo si sapeva, ma che in esso si annidassero atteggiamenti misogini è una scoperta. Passi il populista e demagogo che seduce la piazza con la giugulare gonfia, ma cacciare un’assessore colpevole di essere incinta è troppo. La giunta Cinque Stelle di Mira, in provincia di Venezia, infatti ha tolto le deleghe  all’assessore all’Ambiente Roberta Agnoletto perché in gravidanza. A comunicare la notizia a dipendenti comunali e consiglieri è stata la diretta interessata, avvocato del Foro di Venezia, con un una mail sofferta nella quale ha spiegato «quanto dolore le stia causando» la decisione che le è stata comunicata a fine gennaio dalla presidente del Consiglio, un’altra donna, Serena Giuliato. «Questa amministrazione – si legge – ha deciso di procedere a una mia sostituzione a causa della gravidanza e, quindi, dell’imminente parto e degli impegni materni conseguenti. Sostituzione che dovrebbe operare dalla fine di marzo 2013». Niente male come segnale di civiltà da parte del movimento che fa della giustizia e della difesa dei diritti la sua bandiera.  «Non la si sostituisce perché è incinta», si affretta a spiegare la Giuliato, «la motivazione è che è necessario rivedere le deleghe alla luce del carico di lavoro maggiore degli ultimi tempi e la Agnoletto è effettivamente poco presente». Insomma non lavora molto e nel rimpasto, guarda il caso, per lei non c’è posto. Se non è molto presente, però, è perché fin dalla nomina a maggio 2012 la Agnoletto ha accettato l’incarico part time per le deleghe allo Sport e all’Ambiente. Dunque le motivazioni del benservito sono «assurde e infondate», scrive l’assessore, che denuncia la «ferma» decisione della maggior parte degli amministratori di volerla sostituire. Solo l’assessora Orietta Vanin si è schierata al suo fianco. E solo il Corriere del Veneto ha dato la notizia. Ora l’ormai ex assessore è a riposo per evitare stress ma resta al lavoro comunicando via mail con gli uffici. Perché di una sola cosa è certa: è un osso duro e  non si dimetterà.

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