Gasparri: «Monti acido per colpa dei sondaggi che non vanno bene…»

4 Feb 2013 12:23 - di Guglielmo Federici

Trovarsi nel limbo dell’irrilevanza gioca brutti scherzi, ma ora si esagera. Finora al Cav era toccata ogni sorta di accusa, gli mancava quella di essere tacciato di “usuraio”. Ha rimediato alla lacuna Mario Monti: «Nella proposta di Berlusconi sull’Imu c’é qualche elemento di usura» afferma su La7. Stupito ma non troppo, il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

Senatore, come spiega questo furore negli attacchi di Monti a Berlusconi?

È un atteggiamento acido e stizzoso che si spiega anche con l’inesperienza politica del professore, che ha tante preoccupazioni. Da un lato vuole capitalizzare l’immagine del rigore e dell’equilibrio che fin qui ha tentato di veicolare, ma dall’altro deve compensare la scarsa visibilità, anzi direi l’irrilevanza, visti i numeri dei sondaggi che sono tutt’altro che entusiasmanti per lui e la sua coalizione…

Pensa che quelle di Monti siano parole molto sopra le righe? 

È evidente. I sondaggi che lo riguardano sono modesti. Non solo, ma Monti ha letteralmente “cannibalizzato” Udc e Fli, condannando soprattutto quest’ultimo all’irrilevanza. Questo combinato disposto non gli fa dormire sonni tranquilli e dimostra che la sua “salita in campo” è stata sbagliata. Come sbagliato è, probabilmente, il consiglio di qualche “guru“ della comunicazione che gli ha detto di essere aggressivo per incrementare un deficit di credibilità. In realtà, più si esprime in questi termini di dubbio gusto meno è credibile…

Le accuse scomposte rivelano un’incapacità di rispondere su dati concreti alle proposte di Berlusconi?

Anche qui parlano i fatti. Monti aveva in passato dichiarato di voler modificare l’Imu, ma la realtà dei fatti dice che sull’Imu l’agenda la sta dettando Berlusconi, in piena coerenza con la politica che adottammo sull’Imu. Stesso discorso vale per l’accordo con la Svizzera per tassare i capitali nascosti dagli evasori italiani. Restituire i soldi  pagati sulla prima casa grazie a un accordo fiscale sui capitali esportati è un’idea su cui confrontarsi e non oggetto di parole di stizza inaccettabili. Altri Paesi come l’Inghilterra e l’Austria hanno tratto beneficio da questi accordi, non vedo perché non dovremmo provarci anche noi.

Ha visto? Monti è tornato ad agitare il fantasma dello spread, che salirà, secondo lui, se prevarrà Berlusconi e la sua politica economica…

È una minaccia inaccettabile. Se fosse vero quel che Monti dice, oggi lo spread dovrebe stare a 600, visti i tragici segni “meno” in cui versano da un anno tutti i “fondamentali” della nostra economia. A meno che non sia una minaccia per attivare quegli ambienti che nel novembre del 2011 misero l’Italia nelle condizioni che conosciamo…

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