Alfano: da Berlusconi proposta importante sul fisco. Sacconi: via la legge Fornero

2 Feb 2013 13:57 - di Redazione

Angelino Alfano ha accennato a Campobasso all’annuncio che Berlusconi farà domani. “Domani – ha detto senza voler rivelare altro – Berlusconi farà una proposta molto, molto importante per la prosperità e il benessere dei cittadini”. “Uno dei primi atti che faremo – ha aggiunto – sarà quello di riformare profondamente i poteri di Equitalia”.  “Il cittadino – spiega Alfano – non deve avere paura del fisco, il cittadino onesto deve essere considerato come tale e abbiamo alcune proposte molto nette per fare sì che il fisco risulti amico: rivedere i poteri di Equitalia e consentire ai cittadini di scaricare nella dichiarazione dei redditi scontrini e fatture. In questo modo tutto il nero emergerà e non ci sarà bisogno di inseguire, con un meccanismo da stato di polizia tributaria, i cittadini italiani. Infine chiediamo che l’amministrazione finanziaria, cioé il fisco, faccia consulenza preventiva ai cittadini dando consigli per non sbagliare la dichiarazione dei redditi”. Quindi ha attaccato la politica fiscale del Pd: “Votare Bersani è la garanzia assoluta che alcune tasse saranno messe. Lui parla sempre della patrimoniale, lo dice anche la Camusso, e allora possiamo stare certi che così sarà”. “Alla fine – aggiunge – chi comanda a sinistra in realtà, non è né Bersani e né Vendola, ma sulla politica economica è la Camusso che guida il sindacato senza il quale il Pd non può andare avanti. E così noi avremo una alleanza tra Monti e Bersani, se Bersani dovesse vincere in modo incerto”.

Ma il Pdl intende agire sul fronte fiscale anche per agevolare l’occupazione. L’ex ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha annunciato che il primo consiglio dei ministri di un centrodestra vittorioso “dovrebbe cancellare la legge Fornero perché noi dobbiamo tornare alla legge Biagi, ad avere quelle buone flessibilità che hanno consentito di aumentare l’occupazione”. “Così come – ha detto ancora Sacconi – dobbiamo rapidamente, al primo consiglio dei ministri, detassare fortemente i primi contratti a tempo indeterminato per i giovani per cinque anni. Questa è la nostra proposta: azzerare tasse e contributi per questi contratti. E infine avere ammortizzatori sociali in misura adeguata a proteggere coloro che sono costretti all’inattività».

 

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