Berlusconi: «Zero tasse a chi assume un giovane»

10 Gen 2013 8:00 - di

A Porta a Porta Silvio Berlusconi sfodera l’arma più convincente: «Il Pd ha già ufficialmente dichiarato prima con Enrico Letta e poi con Bersani che ove avessero difficoltà ad operare collaboreranno con Monti. Quindi i voti dati a Casini, Fini e Monti sono voti al Pd: loro cercano di togliere voti alla coalizione dei moderati solo per salire sul carro del Pd e avere qualche poltrona». Poi ha battuto sul tasto dell’austerità, della politica del rigore che ha peggiorato la situazione economica, lanciando una proposta: «Bisogna arrivare con qualcosa di eccezionale. Abbiamo quattro milioni di imprese in Italia, si potrebbe dire loro: “Se assumete anche una sola persona in più con un contratto a tempo indeterminato non pagherete per 3-4-5 anni né contributi previdenziali né tasse. È come assumere qualcuno in nero”. Sul perché il Pdl si sia piegato a votare l’Imu la risposta è stata che non si poteva mandare via Monti dopo venti giorni: «Sarei stato io – ha detto Berlusconi – il responsabile del disastro italiano». Non ha risparmiato critiche al redditometro:  «L’evasione si deve combattere e io sono quello che l’ha combattuta di più. Il redditometro mette un’ansia incredibile. Anche chi è in regola con il fisco ha paura. Sono le dichiarazioni di Befera che danno il clima, con i blitz, il redditometro, e il tetto dei 999 euro in contanti, i prodotti si comprano fuori dall’Italia. Le barche che erano in Liguria sono andate in Costa Azzurra e quelle dell’Adriatico in Croazia». Sul tema dello spread si verifica un “siparietto” con Vespa, con il quale Berlusconi lamenta che nessuno gli ha offerto un prime time. «Se potessi fare come il capo dello Stato e cioè parlare a reti unificate secondo lei sarei qui?». Infine l’affondo contro Fini e Casini, bersagli privilegiati dopo Monti e Bersani: «Fini, Casini sono lì a spese nostre da cinquant’anni. Io ho messo nelle casse dello Stato miliardi e miliardi. Lei si affiderebbe a Silvio Berlusconi per rimettere su una impresa o a questi chiacchieroni o a chi, mi riferisco alla sinistra, vuole imporre una patrimoniale e l’aumento dell’Iva?». Nel salotto di Vespa il leader Pdl ha anche ricordato che occorre cambiare l’architettura dello Stato e che solo il suo partito è in tal senso affidabile.

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