Stabilità, il Pdl dice sì come promesso

21 Dic 2012 0:04 - di Antonella Ambrosioni

Arriva oggi alla Camera un ddl Stabilità notevolmente “appesantito”. Dopo il via libera di ieri del Senato alla fiducia -la legge di Stabilità approda oggi a Montecitorio alle 12. La votazione finale sul provvedimento è previsto per le 18. Una quindicina di miliardi di euro, tanto valgono le ultime modifiche al ddl, l’ultimo provvedimento della legislatura. Un unico articolo con 554 commi. Così si presenta il testo dopo la consegna del maxi-emendamento da parte del governo. Torna quindi un «testo illeggibile», secondo le parole a suo tempo usate dal presidente Napolitano, con un percorso segnato dalla confusione e dai continui rinvii, non determinati dalla volontà del Pdl, come ha tentato di far credere il Pd, quanto dal fatto che con l’inserimento nel testo del Milleproroghe, la legge è diventato un “omnibus” difficilmente gestibile sia dal governo che dai gruppi parlamentari. Il Pdl ha votato sì per un atto di lealtà col governo, tranne alcuni parlamentari campani.

Tav, università, sicurezza
Tra le norme significative ci sono i finanziamenti di 150 milioni l’anno fino al 2029 della Tav Torino-Lione, 100 milioni per il Fondo ordinario delle Università, l’aumento da 10 a 70 milioni per il turn over nel comparto sicurezza, 40 milioni per l’editoria e 15 per l’emittenza locale. Naturalmente questi si aggiungono a quelli approvati nei giorni scorsi, come il miliardo e 400 milioni a favore di Comuni e l’aumento del Fondo per la Cig in deroga a 1,7 miliardi. Nella confusione e nel tira-e-molla ci sono state polemiche interne al governo, come il grido di dolore del ministro Profumo che avrebbe voluto per l’Università 400 milioni. Non c’è la norma sulle sale gioco per video-poker.

Patto di stabilità
Arrivano 1,4 miliardi di euro, per ridurre i tagli dei comuni e per allentare il patto di stabilità interno degli enti locali. Quattrocento milioni andranno alla riduzione dei tagli per i comuni mentre un miliardo servirà per allentare il patto di stabilità interno.

Tobin Tax
Via libera alle modifiche sulla Tobin tax, con l’esenzione per i piccoli investimenti di carattere etico. La tassa sarà applicata sulle operazioni finanziarie e azionarie, con due differenti aliquote (dello 0,1% per le operazioni nei mercati regolamentati e dello 0,2% per le operazioni nei mercati Otc). Inoltre è prevista una terza aliquota anti-speculativa, che sarà dello 0,02%. Per quanto riguarda le operazioni sui derivati sarà introdotto un prelievo fisso, che potrà arrivare fino a 200 euro.

Imu
Nelle casse degli enti locali entrerà subito tutta l’imposta che spetta loro. La norma consente di incassare subito altri 7,6 mld. Mentre allo Stato andrà il gettito degli immobili a uso produttivo, che ammonta a circa 9 miliardi di euro nel biennio 2013-2014.

Sanità
Arrivano 52,5 milioni per i policlinici privati, gestiti direttamente da università non statali. In dettaglio: 12,5 milioni per il Bambin Gesù di Roma e 5 milioni alla Fondazione Gaslini. Nel 2013 ci saranno 500.000 euro a favore della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt)e 500.000 euro vanno alla Fondazione italiana onlus per sostenere l’attività di ricerca sul genoma del pancreas.

I malati di Sla
Un grido d’allarme è arrivato anche dalle associazioni che rappresentano i malati di Sla. A questa drammatica esigenza sono stati destinati 115 milioni invece dei 200 richiesti dagli interessati. Si tratta di garantire l’assistenza domiciliare per i circa 30 mila malati non autosufficienti.

Aumentano le tasse regionali
L’anno prossimo le regioni potranno aumentare le tasse. Slitta infatti al 2014 il vincolo per questi enti di non alzare le addizionali Irpef se nel contempo avranno ridotto l’Irap. Infatti su richiesta delle stesse Regioni, vista la loro delicata situazione finanziaria, è stata rinviata di un anno l’applicazione del decreto sul federalismo fiscale regionale. Sempre nel 2013 era prevista la possibilità per le Regioni di esentare il pagamento di una parte delle addizionali (quella eccedente lo 0,5%) i redditi bassi, e di tener conto del quoziente familiare nel calcolo dell’imposta. Se ne parlerà, in entrambi i casi, solo nel 2015.

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