La sapete l’ultima? Il governo tecnico pensa ai giovani (così dice la Fornero)

13 Nov 2012 20:51 - di

Ci tiene a dire di non essere “schizzonosa”, o meglio “choosy”, tanto per usare un termine a lei caro. Perché – fa capire la Fornero – è rimasta vittima del tritacarne mediatico. Come ne è rimasto vittima il governo di cui fa parte, accusato ingiustamente di pensare solo ai conti e non alle difficoltà della gente comune, di chi va al supermercato a fare la spesa e non ha i quattrini dei banchieri. Tutte invenzioni, secondo la ministra dalla lacrima facile. Secondo lei, infatti, i tecnici hanno sempre pensato al bene di due categorie: i giovani e le famiglie. Nessuno se n’è accorto, in verità. Ma lei ci prova: «I giovani – afferma – sono al centro della nostra riforma del mercato del lavoro. Tutti i fondi che avevo li ho messi a disposizione per l’occupazione giovanile, anche se mi vengono attribuite frasi che non ho detto». Una notizia-bomba, questa. Ci sarebbe stata, a detta della ministra, una pioggia di euro per favorire l’inserimento di chi fa i primi passi nella vita lavorativa. Peccato che nell’ultimo anno l’occupazione giovanile abbia vissuto la stagione del tracollo. E poi, continua la Fornero, anche sulla sua gaffe c’è stato complotto: «In questo Paese la buona fede è sempre messa in discussione e la parola “choosy” è stata estrapolata da un contesto». Il massimo lo raggiunge subito dopo: «Io ci credo nella famiglia, non soltanto sul piano personale, ma anche come fondamento per la società». Il governo ha «sempre cercato, forse in maniera inadeguata rispetto alla difficoltà che vivono le famiglie, di dare un’impronta familiare ai nostri provvedimenti. Anche nell’Imu abbiamo tenuto presente il numero dei figli. Ma il problema è la mancanza di risorse. La coperta è troppo corta». Di quell’impronta familiare, però, nei provvedimenti non si trova traccia. Di concreto c’è solo il pagamento dell’Imu. Le chiacchiere stanno a zero. Siamo abituati alle favole di Andersen, quelle della Fornero ci piacciono molto meno. Anzi, non ci piacciono per niente.

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