Anche alla destra piace ironizzare sui Cinque…

23 Nov 2012 0:01 - di Antonio Rapisarda

Un’idea geniale, a volte, è pericolosamente prossima a una folle stupidaggine. Nell’era dei social network è impossibile sfuggire al giudizio immediato e senza filtri di milioni di utenti, che spesso della dissacrazione quotidiana di ogni minimo accadimento ne fanno ragione di vita. Gli operai della rete, moltitudine con licenza di sfottò, vigilano sulla rete in attesa di nuovi e effimeri cult. Per questo non avranno creduto ai loro occhi aprendo il sito ufficiale del Pd e trovandovi i cinque candidati nei panni dei Fantastici 5, eroi della Marvel che hanno accompagnato la nostra adolescenza. Certo l’idea di rendere più pop un confronto, in un periodo caratterizzato dalla richiesta di ridare maggiore serietà alla politica, va apprezzato almeno per la sua vena provocatoria. Ma il web non perdona. Le ironie sui nostri “eroi” si sono concentrate soprattutto sulle parodie ulteriori ricavate dall’immagine dei supereroi. Ecco la rete invasa da immagini che ritraggono i candidati Pd come membri della famiglia Addams, come i Power Rangers, come i nani di Biancaneve, e in una versione trasgressiva nei cinque tossici che apparivano sulla locandina del film Trainspotting. Dalle lamentele di Renzi che accusa gli ideatori di degradare le primarie, ottenendo solo il risultato di «farci ridere dietro», alle giustificazioni della responsabile comunicazione che invece conferma l’intuizione che ha pubblicizzato in maniera innovativa l’evento. Fra le accuse degli utenti inorriditi da tale «operazione demenziale» e l’invito di alcuni a «licenziare i responsabili», come riportato da vari blog, vi era chi si augurava fosse un ennesimo atto provocatorio degli hacker del collettivo Anonymous. In preda alla rassegnazione un twitter affidava al popolo della rete una personale presa di coscienza: «Mi sa che il sito è stato hackerato da Pyrlanimous». Non poteva mancare quindi, nella nostra carrellata, proprio la satira “autarchica” e di destra sull’argomento. Ci ha pensato Libero Veleno – l’inserto domenicale “animato” da Alessio Di Mauro e Francesco Borgonovo – che proprio sulla genesi dei cinque candidati per le primarie ha dedicato una pagina dell’ultima edizione. Nel fumetto i cinque si ritrovano tutti nel camper di Renzi che, “ironia” della sorte, viene colpito da un meteorite proveniente dalla galassia delle “Cinque stelle”. Dall’impatto usciranno mutati geneticamente: da Bersani, uomo di pietra (del Muro di Berlino), a Nichi, l’uomo che si dilunga (nel parlare), fino all’incendiato Renzi (da D’Alema). I nostri, qui, se la dovranno vedere con il “delfino” di Berlusconi e con il dandy Giannetto. Anche se gli avversari più temibili dei fantastici democratici, assieme agli elettori inferociti, sembrano essere gli altrettanto inferociti Fantastici 5 (quelli veri). E da questi, come racconta la voce narrante, «nemmeno Papa Giovanni potrà salvarli…»

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