Squinzi straccia la foto indigesta della strana coppia Emma-Camusso

24 Mag 2012 20:52 - di

Anche a teatro la serata più importante è quella del debutto. È lì che si capisce come gira, se ci sono applausi o sbadigli, se al bar, tra il primo e il secondo atto, il pubblico sorride o storce il naso. Il debutto di Giorgio Squinzi alla presidenza di Confindustria è andato bene, l’hanno promosso tutti, «è stato sobrio», «non ha fatto sconti al governo tecnico». Ma l’elemento che ha colpito la fantasia di chi era sul loggione e di chi sedeva sulle poltroncine nelle prime file, è stato soprattutto uno: Squinzi non è un replicante. Il che, tradotto, significa: è diverso da chi l’ha preceduto, e cioè dalla Marcegaglia. È l’uomo del dialogo e non delle strategie studiate a tavolino. Emma ha commesso alcuni errori grossolani: è entrata nel coro di elogi incondizionati a Monti, ci ha messo del suo negli attacchi a Berlusconi prima delle dimissioni e ha fatto la “foto incriminata” con la Camusso, dando l’idea di esserne diventata una “complice”. Squinzi, invece, quella foto l’ha strappata, ha riconosciuto al centrodestra a battaglia sul rating antimafia e la compensazione debiti e crediti per gli imprenditori. Non è poco. Forse la Marcegaglia farà tesoro di tutto questo. E strapperà anche lei la foto con la Camusso.

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