Il regalo sull’Irpef è un bluff: a giugno va restituito tutto

23 Nov 2011 20:33 - di

Buste paga più pesanti, a dicembre. Ma è solo un’illusione temporale, un clamoroso caso di fiscalità creativa, un pacco-regalo a orologeria. La firma del decreto è arrivata a una settimana dalla scadenza dei termini per la presentazione delle dichiarazioni, e già questo ha messo in crisi gli studi dei commercialisti di tutta Italia che avevano adempiuto in anticipo al versamento dell’acconto Irpef. In più, quel provvedimento che ieri il ministero dell’Economia ha annunciato in pompa magna, con il differimento del versamento di 17 punti percentuali dell’acconto Irpef dovuto per il periodo d’imposta 2011, rischia di generare un clamoroso equivoco tra i contribuenti. L’anticipo sui redditi delle persone fisiche, da versare entro mercoledì 30 novembre, passerà infatti dal 99% all’82%, ma il beneficio sarà solo virtuale, visto che la differenza dovrà essere colmata entro giugno del 2012. In altre parole, per Natale i contribuenti italiani che presentano annualmente la dichiarazione dei redditi avranno a disposizione un piccolo tesoretto da destinare ai consumi durante le festività, ma che saranno costretti comunque a riconsegnare alle casse del fisco entro sei mesi.

L’invito a spendere, spendere…
I risparmi, per una famiglia media, potrebbero aggirarsi intorno ai 100 euro, con un gettito “differito” pari 2.300 milioni di euro. La smania di spenderli a Natale, su cui confida il governo per rilanciare l’economia, potrebbe trasformarsi in un boomerang per i contribuenti, prima dell’estate, quando gli stessi soldi risparmiati a dicembre andranno regolarmente versati all’Erario. Questa “magia” del governo Monti dovrebbe servire per rilanciare i consumi a Natale, ma dopo? E in presenza di un ritocco ulteriore dell’Iva, che il governo dei tecnici sembra avere in cantiere, sarà quello lo strumento utilizzato per illudere gli italiani di avere qualcosina in più nelle tasche per comprare beni voluttuari improvvisamente rincarati? Un altro equivoco non chiarito dal Mef è che questa misura in realtà era prevista dalla manovra adottata nel maggio-giugno 2010 dal governo Berlusconi, ma già lo scorso anno non era stata attuata perché considerata una sorta di jolly da utilizzare solo in caso di gettito superiore alle aspettative.

L’annuncio-beffa del Ministero
«La riduzione dell’acconto Irpef ha come conseguenza indiretta,la temporanea maggiore disponibilità di risorse da parte dei contribuenti», afferma furbescamente il ministero dell’Economia, in una nota. E dice la verità. Però il governo si preoccupa di precisare che la maggiore disponibilità è solo “temporanea” e solo nelle ultime righe si fa presente che la compensazione andrà operata comunque a giugno, come sempre, ma stavolta un po’ di più. E per chi ha già pagato? Il Mef precisa che qualora sia stato già effettuato il pagamento dello stipendio o della pensione senza considerare la riduzione dell’acconto prevista, i sostituti d’imposta restituiranno le maggiori somme trattenute nelle retribuzioni erogate nel mese di dicembre 2011. Nel caso in cui i sostituti d’imposta non siano in grado di restituire le maggiori somme trattenute nelle retribuzioni erogate nel mese di dicembre, spiega il ministero, gli stessi dovranno comunque restituirle nelle retribuzioni del mese successivo.

Rabbia e ironia sul web
Bastava farsi un giro su qualche sito di contribuenti, ieri, per rendersi conto che l’accoglienza per questa misura non è proprio entusiastica. Su questo presunto regalino di Natale, si sprecano i commenti ruvidi e quelli amaramente ironici: «Se non si paga ora e il reddito resta uguale si pagherà comunque lo stesso al saldo… e cambia per i contribuenti che hanno altri redditi oltre a quello di lavoro dipendente o di pensione… il “vantaggio” è solo per chi ha redditi elevati… tanto se si prevede un reddito inferiore rispetto al 2010 si può pagare il secondo acconto in base al reddito previsto per il 2011 e non in base al reddito 2010, questo sarebbe già più interessante per chi ha avuto problemi quest’anno…”, scrive un contribuente che sembra molto informato. «Ridicoli, è il loro augurio di buon Natale per poi riprenderseli a giugno per le loro vacanze? Che poi saranno spiccioli!», aggiunge un altro. «Aahhh, prima abbassate la percentuale dell’Irpef cosi gli italiani troveranno piu soldi in busta paga e pensioni a dicembre e poi ve li devono ridare con il saldo giugno-luglio 2012, siete troppo forti e intelligenti complimenti: ma chi vi a fatto entrare in politica, Paperino?».

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