«I politici? Devono essere dignitosi. Ma non santi…»

27 Set 2011 20:20 - di

Il Corriere della Sera gli ha fatto scadere il contratto, neanche fosse uno stagista qualsiasi. Eppure il sociologo Francesco Alberoni sembra tutt’altro che pronto per la pensione (e infatti andrà a breve al Giornale). Anzi, sull’attualità ha molto da dire. Anche su certe storiacce di escort e faccendieri. Perché i politici, dice, devono essere dignitosi e riservati. Ma non santi, per carità.  Se lo dice lui che (scopriamo) conosce bene Cicciolina…

Professor Alberoni: ma davvero la politica di oggi manca di morale?

A me, più che la mancanza di morale, impressiona la violenza della lotta politica. Questo linguaggio osceno, scurrile. Questo mi fa paura…

Non le piacciono i dibattiti in tv?

Per carità… Ogni tanto mi invitano, fosse per me non andrei mai. Sembrano tutti avvocati che difendono imputati da loro stessi ritenuti colpevoli. Questo, del resto, non vale solo per i politici…

A chi si riferisce?

Guardi certi magistrati. Pensi a Woodkock: a volte sembra che in certe inchieste l’appuramento della verità sia secondario…

Torniamo alla politica: la dialettica fra i poli richiede anche delle asprezze, non trova?

Certo, ma la competizione va fatta con dignità, il dibattito va fondato sull’argomentazione… E poi non si può dir tutto.

Cosa intende?

Certe parole che un tempo erano tabù ora sono moneta corrente. “Sputtanare”, “puttanate”… Un tempo c’era una sensibilità diversa rispetto a questo linguaggio.

Lei ha vissuto anche momenti di maggiore effervescenza politica, però… Pensiamo al 1968…

Guardi, quelli erano anni confusi, sicuramente, ma all’epoca si studiava, c’era uno sforzo intellettuale oggi impensabile. Io non sono marxista, ma a Trento ho passato serate intere a discutere con gli studenti di temi importanti. Eravamo tutti intellettuali, in fondo. Poi sono spuntate le Br ed è finito tutto…

E oggi?

Oggi è sparita l’onestà della parola, c’è un grande disordine nel linguaggio.

Eravamo partiti dall’etica, però…

Appunto: l’etica richiama l’ordine, anche nel linguaggio. Pensi a frasi fatte come “riforme strutturali”: la usano tutti, ma nessuno sa cosa voglia dire. E invece ogni parola deve avere un significato. Proprio per una ragione etica.

Oggi, tuttavia, la parola etica è utilizzata per lo più per questioni di letto. Ma ciò che accade fra le lenzuola ha davvero a che fare con la buona o la cattiva gestione della cosa pubblica?

Mah, gli americani hanno sempre ragionato così. Pensi a Gary Hart, che fu fatto fuori dalla corsa alla Casa bianca per una storia sessuale… Uscì fuori una sua relazione con una modella molto formosa… non ricordo il nome… aveva dei seni molto grandi…

Donna Rice

Esatto, aveva uno di questi nomi americani, tipici di certe starlette. Ma pensiamo anche al caso Clinton…

E da noi, invece?

Noi non abbiamo mai ragionato così, anzi. Li consideravamo dei puritani. Ora, però, si è passati all’eccesso opposto. Ma c’è anche da dire che certi fenomeni non nascono oggi.

Ah sì? E quando?

Con l’entrata di Cicciolina in Parlamento.

Se ne è riparlato di recente. Anche lei ce l’ha con la povera Ilona Staller?

Macché, è una mia amica.

Accidenti, questo è uno scoop…

No, guardi, niente di erotico. La conosco da anni e la stimo. Ma quel suo ingresso in Parlamento fu l’inizio di tante cose.

C’è chi a questi fenomeni reagisce con la mentalità americana che dicevamo sopra. Non è anche questa una deriva preoccupante?

Mah, guardi, tanto ormai gli americani ci dominano in ogni aspetto: nella musica, nella filosofia… infatti non abbiamo praticamente più filosofia, dalle nostre parti…

Ma secondo lei un buon leader quali caratteristiche dovrebbe avere?

Non glielo saprei dire, francamente. Però posso dirle quali sono secondo me i grandi leader del passato…

Prego.

Io direi che Franck Delano Roosvelt, Winston Churchill e Charles De Gaulle siano i tre esempi che ogni politico debba seguire.

Tre leader di cui si ricordano le gesta pubbliche e non la vita privata. A proposito, ha letto delle dichiarazioni di Bagnasco?

Veramente no… Sa, ieri [lunedì – ndr] è stata una giornata veramente difficile per me.

Abbiamo letto: il contratto scaduto al “Corriere”, l’approdo su altri lidi giornalistici… Comunque il leader della Cei ha criticato i comportamenti immorali di chi ha ruoli istituzionali.

Ha ragione.

Dice?

Certo. Chi ha ruoli istituzionali deve essere dignitoso. Riservato. Deve poter dare l’esempio.

Insomma, ci vorrebbe un santo…

No, per carità: perfezione e santità non sono di questo mondo. Peraltro molti santi erano tutt’altro che perfetti. Pensiamo a Sant’agostino, che aveva un sacco di difetti… No, i politici non devono essere santi. Ma dignitosi sì.

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