«Errori? Certo, ma chi accusa ora fa danni»

18 Mag 2011 19:42 - di

È il giorno dell’Umberto Bossi Show,  in diretta dal salone delle feste di Montecitorio. Il senatùr rompe il silenzio post-voto, ma è nervoso: strappa e ricuce, bastona e carezza, passa con disinvoltura dall’ammissione della sconfitta all’autocritica, transitando per minacce al Pdl di non “lasciarsi trascinare sul fondo”, fino alla doccia gelata su chi spera in una crisi di governo in caso di vittoria di Pisapia: «Non fatevi illusioni». Pane per i denti di Maurizio Gasparri, capogruppo del Popolo della libertà al Senato, che non si sottrae allo scambio di frecciatine con la Lega ma quando si parla di Pdl frena di brutto, come Alonso alla curva del Tabaccaio. «Il Pdl? Sta bene. Le critiche? Sì, ho letto, ma se ne parla dopo i ballottaggi, non è il momento di fare polemiche».

Però c’è una strana coincidenza: il governo va sotto cinque volte alla Camera, mancano molti “responsabili” ma anche un bel po’ di parlamentari del Pdl.

Non mi pare la prima volta. Sulle votazioni di routine può capitare, non vedo grandi dietrologie.

In vista del ballottaggio di Milano, però, non ha nulla da suggerire al partito? Più colombe, meno falchi?

È evidente che ci sono stati momenti di easagerazione, nella campagna elettorale. Dico solo che non è il momento di alimentare polemiche, anche perché ho letto di tutto. Non servono capri espiatori.

Lei pensa davvero che si possa vincere a Milano?

Difficile ma non impossibile. Pisapia ha preso gli stessi voti di Ferrante nel 2006. Siamo noi che ne abbiamo persi tra i moderati e possiamo ancora recuperarli. Proprio perché la sfida è tutta aperta, credo che non sia utile aprire adesso alimentare divisioni e polemiche.

Perfino Confalonieri in queste ore s’è messo a criticare Berlusconi per i toni eccessivi.

Ma lui non ha responsabilità politiche. E comunque è fuori dubbio che i manifesti di Lassini e altre cose del genere non hanno giovato alla Moratti. Ma si potrebbe dire anche il contrario, quindi…

Crede a un disimpegno di Berlusconi su Milano?

No, ci siamo visti ieri, è molto determinato, poi se farà i comizi o no lo deciderà lui. C’è tanto da fare in questi quindici giorni, dobbiamo recuperare il nostro elettorato con argomenti forti, andando a spulciare il programma di Pisapia, far capire cosa sarebbe la città con la sinistra dei centri sociali alla sua guida.

C’è anche Bossi da spiegare.

Ha detto tante cose, io prendo quelle buone. Anche la Lega ha avuto un risultato non esaltante, in questi casi ognuno cerca di dare la colpa agli altri quando le cose non vanno bene…

Pensa che il Carroccio non si sia impegnato abbastanza?

No, assolutamente: che interessa avrebbe avuto?

Risposta: conseguenze politiche…

Ma per carità, aspettiamo il risultato finale. Ma, come ha detto Bossi, nessuno s’illuda. Almeno su questo la penso come lui.

Lei avrebbe rinfacciato a Pisapia il suo passato?

No, avrei inquadrato la questione in un contesto più ampio, avrei parlato del suo programma e avrei dimostrato che è coerente con la sua storia personale.

Fli, e il Terzo polo, hanno lasciato libertà di voto ai propri elettori. Perché?

Premesso che sono tra coloro che ha sempre pensato che non ci fossero ragioni valide per dividersi,nel centrodestra, è evidente che in Fli c’è un dibattito in corso tra chi vuole far prevalere posizioni alternative alla sinistra e altri che li minacciano, arrivando quasi al “che fai, mi cacci?”. Credo che nell’interesse di Fli e del Terzo polo,dovrebbero maturare al loro interno posizioni più costruttive all’interno del centrodestra, anche con un profilo autonomo. Ma quell’esperimento ridicolo di Latina ha dimostrato che dalle parti di Fli volano più parolacce che voti.

A chi si riferisce?

Allo scrittore che parla male l’italiano e al quale il 99,2% degli elettori di Latina ha restituito l’insulto che mi aveva rivolto.

Pennacchi. Che le disse?

Fanculo. Ma io non gli rispondo. Dico solo che io sono più bravo come scrittore di quanto lo sia lui come politico.

Guardi che lui vende migliaia di libri.

Sì, anche il Grande fratello ha milioni di spettatori, ma questo non ne fa certamente un capolavoro.

Se la sente di lanciare un appello agli elettori del Terzo polo in vista dei ballottaggi?

Certo, mi rivolgo a chiunque si sente alternativo alla sinistra, anche in Fli. Tranne a quelli che si sentono comunisti…

Perché a Napoli il Terzo polo dovrebbe votare Lettieri?

Perché sono gli stessi elettori che alla Regione hanno eletto Caldoro, è una scelta coerente e costruttiva, piuttosto che lasciare la città in mano a uno come De Magistris.

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